23 aprile 2014

E' PARTITO IL CROWDFUNDING DI LUMINA!


Ciao a tutti!

è da un po' che non ci si legge, vero?
In realtà molti di voi mi continuano a seguire su Facebook, mea culpa di aver "abbandonato" coloro che (a ragione) detestano i social-network.


Passo da queste parti per segnalarvi un mio nuovo "esperimento": si tratta di una campagna di Crowdfunding per un mio progetto a fumetti (mio e di Linda Cavallini) che si intitola "LUMINA".

Che cos'è il Crowdfunding?

E' una forma di finanziamento in cui io e Linda, autori di Lumina, ci appoggiamo ad una piattaforma online, INDIEGOGO, per chiedere ai lettori di comprare in anteprima il nostro libro. 
Abbiamo fissato una cifra "goal" di 44.000 euro, che è il totale delle spese necessarie per realizzare il libro.
Qualora la somma dei vostri pre-acquisti raggiunga tale cifra, saremo in grado di realizzare il libro, stamparlo e spedirvelo a casa.

Se non dovessimo raggiungere tale cifra vi restituiremo immediatamente i soldi! (attenzione, appunto, il Crowdfunding NON è beneficienza, ma è un servizio di "pre-vendita/finanziamento").

Ci sono varie possibilità di acquisto, chiamate "perk":
- potete acquistare la sola copia digitale del libro, per esempio, a soli 5 euro.
- oppure la copia cartacea con chiavetta USB a 30 euro (spese di spedizione incluse).

Al raggiungimento della cifra stabilita, io e Linda inizieremo a realizzare il libro che vi arriverà a casa entro 8 mesi.

Perché realizzare un progetto simile?
Perché ci siamo stancati di dover subire le "solite regole del mercato", perché vogliamo costruire un rapporto più diretto con il pubblico, senza intermediari di nessun tipo.
In America e in altri paesi la formula del Crowdfunding è molto usata e funziona in modo molto efficace come "valvola di sfogo della creatività", in Italia, come sempre, siamo in una fase ancora "embrionale", ma bisogna che qualcuno cominci a provarci, no?

L'unica speranza che abbiamo per realizzare questo sogno è affidarci all'entusiasmo e all'aiuto del pubblico. 
Potete trovare tutte le informazioni di cui avete bisogno in QUESTA "landing page", dove vi spieghiamo, nel dettaglio, tutte le offerte "acquistabili" e tutte le informazioni che vi servono per capire il meccanismo del crowdfunding.
A QUESTA pagina, invece, potete procedere all'acquisto vero e proprio della vostra copia del progetto!


Qui sotto vi elenco una serie di "domande/risposta" che potrebbero esservi utili per comprendere al meglio ciò di cui stiamo parlando:



Che cos’è il Crowdfunding?
E’ una forma di finanziamento in cui i lettori collaborano alla realizzazione di LUMINA, attraverso la piattaforma online INDIEGOGO.

In che senso “forma di finanziamento”?
I lettori comprano in anticipo LUMINA, aiutando così, i due autori Lia e Manu, a realizzare economicamente il progetto. 

Come faccio a comprare la mia copia online?
Attraverso la pagina di LUMINA su INDIEGOGO. 
Puoi utilizzare qualsiasi Carta di Credito e Carta Prepagata (Indiegogo, tramite il network PayPal è un sito assolutamente sicurissimo!).

Devo avere per forza un account PayPal?
Assolutamente no, non serve tu abbia un account PayPal.

La mia carta prepagata non funziona, che faccio?
Controlla di averla caricata e di avere un minimo margine di soldi superiore alla cifra che vuoi spendere!

Quando avrò la mia copia di Lumina?
Se riusciamo a raggiungere la cifra “goal” di 44.000 euro, Lia e Manu realizzeranno LUMINA e te lo spediremo direttamente a casa entro 8 mesi.

Perché 44.000 euro?
Realizzare un libro a fumetti richiede diverse spese: 
- il costo della stampa
- il costo per la spedizione dei libri nelle vostre case
- le tasse italiane
- la commissione che si tiene Indiegogo
- e la copertura delle spese minime per il lavoro di Lia e Manu per gli 8 mesi necessari allo sviluppo del progetto.

Quanto tempo abbiamo per raggiungere i 44.000 euro?
La campagna dura fino al 31 Maggio!

Cosa succede se raggiungiamo la cifra stabilita?
Avrete realizzato un sogno! Lia e Manu disegneranno il più bel fumetto mai visto e ve lo spediranno direttamente a casa assieme ad altre sorprese!

Se non riusciamo a raggiungere la cifra stabilita di 44.000 euro?
I soldi vi verranno restituiti IMMEDIATAMENTE. 

Cosa possiamo fare per aiutarvi a raggiungere la cifra stabilita? Noi vogliamo assolutamente ricevere e leggere Lumina!
Ognuno di voi può aiutarci in vari modi: 
- comprando la propria copia del libro: fatelo subito, cosi gli altri lettori vedranno che la cifra del finanziamento salirà sempre di più e saranno invogliati ad aiutare anche loro il progetto!
- condividendo gli aggiornamenti del progetto sulla propria pagina di Facebook e su tutti gli altri social network: ognuno di voi è “testimonial” del progetto!
- cercando altre persone interessate a comprare il libro e divulgando le notizie riguardanti LUMINA: molte sorprese attendono chi ci aiuterà a promuovere il progetto!

Aiutateci a realizzare questo sogno! Dimostriamo che anche in Italia possiamo realizzare grandi progetti! MAKE IT HAPPEN!


08 aprile 2013

Giappone pt. 02


Il viaggio in aereo, diciamo la verità, è qualcosa di estenuante. 
Sara' che io non sono assolutamente in grado di dormire se non nel mio bel lettino personale, a casa mia, fatto sta che 12 ore, in volo, sono molte. Io sono alto 1.90 mt, fortunatamente all'andata il mio seggiolino non aveva altri seggiolini davanti, fatto sta che ho potuto sdraiare le gambe senza problemi, però vi suggerisco (soprattutto voi ometti), di indossare dei pantaloni da tuta e togliervi le scarpe per l'intera durata del viaggio (pena il gonfiamento dei piedi/balle come due palloncini!).

In aereo vi guardate sicuramente un po' di film e giocate a qualche videogioco che nemmeno il primo atari era così vecchio, ma badate bene: non in tutti gli aerei troverete i televisori!
L'appunto mentale per il prossimo viaggio in Asia è, magari, quello di spendere un po' di più per il volo ma esser sicuri di trovare una situazione un po' più confortevole (rinuncio volentieri ad un paio di entrate in qualche museo).

Il biglietto: andata e ritorno, circa 350 euro. Era un'offerta dell'Alitalia, ce ne sono a decine, di queste offerte! In totale mi sono fatto quasi un mese di viaggio, tutto compreso, con nemmeno 2000 euro. E ora che conosco i posti in cui sono stato, e ho un po' più di consapevolezza di ciò che significa andare in Giappone sicuramente spenderei anche meno e, colpo di grazia, posso dire con assoluta certezza che, in proporzione, è più costoso fare un week end in una qualsiasi capitale europea, anche vicina, piuttosto che un viaggio a Tokyo!

I pasti offerti in volo, scordateveli.

Il tratto del viaggio sicuramente più allucinante è l'attraversamento dei cieli della Cina e della Mongolia. Praticamente siete a metà del viaggio e scoprirete esisterne un'altra metà.
Sulle pareti di fronte a voi avrete uno schermo che durante tutto il viaggio vi indicherà la posizione dell'aereo sul planisfero, quando il logo del vostro aeroplanino segnerà che avrete finito di volare sulla Russia, e siete in prossimità dell'isola del sol Levante...ricordatevi che mancano ancora quasi 4 ore, e li non c'è film che tenga...o dormite o vi scoglionate.

Scesi dall'aereo, finalmente atterrati all'aeroporto di Narita, sarete abbastanza rimbambiti, ma non subirete il jet-lag. Attenzione, il jet-lag, praticamente, non lo subirete mai a meno che non compiate l'errore di pensare di farvi un riposino da 1 oretta appena arrivati in hotel. In quel caso, una volta svegli, da un occhio vedrete una macchia nera che voi crederete estendersi anche fin sotto le ossa del vostro cranio, che se ne andrà solo l'indomani, svegli, dopo aver ingurgitato un po' di calorie (circa 3000) alla prima colazione utile.

Un paio di pratiche relative alla vostra entrata su territorio giapponese e sarete catapultati fuori dall'aeroporto, letteralmente: infatti ai giapponesi non piace che la gente sosti, da nessuna parte. Dovete muovervi, muovervi in continuazione, solo così non sarete visti. 

Calcolate molto bene il tragitto dall'aeroporto al vostro albergo, i margini di prezzo sono molto ampi, e se saprete organizzare bene le distanze e i cambi, potete spendere veramente poco.
Se avete ordinato, dall'Italia, il Japan Rail Pass, e dovete attivarlo subito, correte prima possibile alla biglietteria dei JR, si possono creare code interminabili di turisti, tutti con il proprio abbonamento da attivare, in mano. Se invece lo attivate nei giorni successivi, fregatevene, potete farlo in altre grandi stazioni, non necessariamente a Narita.

A treno partito, in direzione dell'hotel, vi accorgerete che il Giappone è perfettamente identico all'europa, ad eccezione dei tetti, che tanto basta per farvi sentire dentro un cartone animato (perché è chiaro che tutti ci aspettiamo di vivere dentro un cartone animato, li. Poveri giapponesi.)

03 aprile 2013

Giappone pt. 01



Sono appena tornato da un viaggio di un mese in Giappone e a poche ore dal mio rientro in Italia è ancora difficile parlarne.
Si, perché l'esperienza nella terra del Sol Levante è stata molto confusa, un mix di aspettative, disillusione e assoluta meraviglia che mi ha costretto a rivedere molto di ciò che pensavo riguardo il paese che ho visitato, il paese in cui abito e il mio lavoro.

Ci si accorge delle differenze tra le nostre culture solo al rientro. Quando si è a Tokyo tutto sembra normale e uguale a noi. 
Mi sento molto più "turista" nella vicina e amata Francia, piuttosto che in Giappone.
Poi  torni a casa e con un ritardo di fuso di 8 ore ti si sbatte in faccia un carico di esperienze che fai fatica a credere di aver veramente vissuto.

Non ho mai sopportato chi parla male dell'Italia. Non sopporto chi si trasferisce in qualche stato estero e comincia a sparlare su come non funzionino le cose nel nostro paese e a Tokyo ho avuto la riconferma che facciamo tutti parte dello stesso pianeta. Non ho visto il "futuro", come me lo immaginavo, e vi sembrerà sconcertante ma uno dei primi treni che ho preso a Shinjuku era addirittura in ritardo di 5 minuti. 
All'aeroporto un giapponese ha tentato di rubarmi il posto in coda; per entrare nelle metropolitane, nonostante ci fosse evidentemente una fila ordinata, qualche "furbo" ha saltato il suo turno e si è buttato dentro al vagone prima degli altri. Nessuno capisce l'inglese, un cameriere ha fatto difficoltà a chiedermi se preferivo bere una Coca Cola o un Tea.

Solo che quando si tratta di altri paesi giustifichiamo il tutto con "è usanza" (tipo spingere per accalcarsi tutti dentro al vagone della metro, totalmente menefreghisti se quello davanti a noi (in questo caso io) cade di bocca sul pavimento), se parliamo dell'Italia tutto diventa "ignoranza".

Non sto parlando male del Giappone. Sto parlando "bene" del fatto di essere tutti esseri umani e che si vuole qualcosa, bisogna anche imparare a comportarsi di conseguenza (leggi: ti piace l'educazione che trovi negli altri paesi? bene, inizia ad essere educato nella tua città).

In Giappone è tutto grande e tutto "troppo". Ti serve una penna? Bene, entra in quel palazzo di 10 piani  di penne. Ti serve un calzino? Ok...li c'è un grattacielo di 20 piani solo di calzini. 
Vuoi giocare ad un videogioco? O scegli il tuo picchiaduro preferito in questa sala giochi di 32 piani, oppure giochi a Pachinko (in uno dei 17 piani sotto terra) o sfidi un giapponese in qualche videogioco musicale (fai prima a compiere Seppuku).
Mammamia, che pazzi i giapponesi..si vestono in maniera assurda? In 20 giorni a Tokyo, nei quartieri più centrali e più "a tema" della città avrò visto si e no 2 cosplay autoctone, e una cinquantina di deficienti occidentali vestiti che mammamia abbi pietà di loro, solo perché credendo di essere a Tokyo ci si può permettere qualsiasi cosa ma, sottolineo, occidentali, non orientali.

Insomma, un sacco di pregiudizi, positivi e negativi, nostri nei loro confronti, che puntualmente mi venivano smentiti davanti agli occhi, lasciandomi in mano una sensazione "terrena" di umanità vera, ordinata, efficiente ma umana. E non c'entrano i cartoni animati e gli anime e non c'entra ciò che gli occidentali possono credere di permettersi di pensare o di fare li da loro, il punto è che basta cominciare a vedere le cose per quelle che sono, che, appunto, viviamo tutti sullo stesso pianeta e che la globalizzazione ormai è un processo completo. 

Se vi interessa sapere cosa ne penso di tutte le esperienze vissute tra Tokyo e Kyoto, continuate a seguirmi!


07 gennaio 2013

Back!

Eccomi di nuovo qui, dopo un periodo di pausa un po' "forzata", dovuta principalmente alle scadenze di alcuni lavori che ho finalmente consegnato!
Nell'augurarvi un buon 2013 vi segnalo i prossimi incontri e workshop che terrò nelle prossime settimane!

Partiamo il 25 Gennaio, con un seminario sul futuro del fumetto digitale, che terrò assieme all'autrice Linda Cavallini, alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze. Ingresso Gratuito!


Passiamo poi al 22/23/24 Febbraio, workshop sul mio nuovo stile di colorazione "Hyperflat", per affrontare con consapevolezza le future tecniche per la realizzazione di fumetti destinati a devices portatili.


E poi, workshop alla scuola del fumetto di Palermo!  Il 20/21/22 Aprile!


Scaricate le locandine per vederle ad una risoluzione più alta. In esse trovate tutte le informazioni che servono!